
Palazzo Verbania è una bella palazzina liberty collocata in una posizione dominante sulla sponda del Lago Maggiore nel territorio del Comune di Luino.
Fu costruito nei primi anni del Novecento e inaugurato nel 1904, su progetto dell’architetto e ingegnere luinese Giuseppe Petrolo.
L’edificio fu costruito per essere il kursaal della città e un locale per divertimenti, centro di attrazione per i turisti e un moderno e luminoso capolinea ideale per le linee ferroviarie e quelle lacuali, a servizio della facoltosa aristocrazia che affollava Luino in quel periodo. Fu successivamente trasformato in albergo, e poi in biblioteca.
Nel progetto per il Kursaal va sottolineata l’ardita scelta stilistica e la correttezza dell’impianto generale, aperto al paesaggio e orientato al lago, con cui da oltre un secolo continua a dialogare.
Esso rappresenta il perno del rinnovamento edilizio e urbanistico della città, sulla cui scia furono costruiti meravigliosi edifici, soprattutto ville, fabbriche e alberghi che caratterizzarono la belle époque luinese.
Oggi l’edificio è sede del Museo Civico e ospita interessanti mostre temporanee ed eventi culturali.
Attualmente è in corso la mostra “Vittorio Sereni, parole per musica fiorite”, una mostra multimediale, a ingresso libero, fino al 28 maggio (orario: dal martedì alla domenica, 9:00 – 12:00 / 15:00 – 18:00), dedicata all’opera di Vittorio Sereni (Luino 1913 – Milano 1983), una tra le voci più alte della poesia italiana del secondo Novecento, che ha celebrato con i suoi versi Luino e i luoghi più belli del Lago Maggiore.
Oltretutto, la location di questa mostra a Palazzo Verbania chiude il cerchio di un percorso tra poesia e architettura che coinvolge l’edificio e il poeta Sereni.
Tra i suoi versi, infatti, nella raccolta “Frontiera” compare la poesia “Terrazza”, per la quale molti studiosi sono concordi nel riconoscere la bellissima terrazza a lago di Palazzo Verbania.
Terrazza
Improvvisa ci coglie la sera.
Più non sai
dove il lago finisca;
un murmure soltanto
sfiora la nostra vita
sotto una pensile terrazza.
Siamo tutti sospesi
a un tacito evento questa sera
entro quel raggio di torpediniera
che ci scruta poi gira e se ne va.
(Vittorio Sereni)
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