martedì 24 febbraio 2015

Basta poco

Qualche mese fa due cari ragazzi mi hanno chiesto di supportarli con qualche consiglio e un tocco "da architetto" nella riconfigurazione del layout del soggiorno - living di casa loro.
Il tema era interessante e stimolante, seppur riferito ad un piccolo progetto, in quanto, a partire dagli arredi esistenti, con il layout planimetrico non modificabile, giocando solo sulle finiture e sulla disposizione degli elementi già esistenti, si voleva dare una nuova vita allo spazio.

La scelta da parte mia è stata quella di valorizzare alcuni oggetti interessanti (una lampada Parentesi di Flos, alcune stampe di Andy Warhol, ...), uniformare le cromie, razionalizzare la disposizione degli arredi, preferire finiture monocrome ed eleganti.

Il risultato ha sorpreso tutti, me compresa, per la linearità e il rigore, nel rispetto del budget, dei gusti e delle aspettative del committente.

Allego immagini del prima e dopo di alcuni scorci dell'ambiente.

L'ingresso della casa: 

 Il divano:





Zona TV:



Scala:


















martedì 7 maggio 2013

Il giro del mondo in 80 secondi

Sottotitolo del post sarebbe: "Chi si ferma è perduto!".

Vi presento il mio mappamondo in gesso: chi mi conosce sa quanto è stata lunga e faticosa la ricerca.

E' stato ritrovato in un appartamento milanese di recente svuotato da un antiquario, ed è stato per me amore a prima vista.

Si tratta di un mappamondo in gesso, degli anni '30 - '40 del '900, della Paravia, su piedistallo in bronzo, in buono stato di conservazione. La datazione è confermata dalla presenza delle colonie africane nella loro configurazione antecedente la Seconda Guerra Mondiale.

La Paravia, dopo l'Unità d'Italia, è stata tra le case editrici più grosse del mercato nazionale, nella vendita di materiale didattico: alfabetieri, pallottolieri, ma soprattutto carte geografiche, mappamondi, cartelloni di storia naturale e nomenclatura figurata.

Qui sotto altre immagini del mappamondo.







Infilo cose (e persone) nella testa



Qui sopra "Memoria", opera dell'artista milanese Gabriella Giandelli, omaggio (molto gradito) da parte di Lia e Nunzio per aver "testimoniato" alla loro unione.

Gabriella Giandelli nasce a Milano nel 1963 e lì vive e lavora tuttora. Nota soprattutto come fumettista e illustratrice, pubblica per diverse case editrici e riviste. Particolarmente gradevoli le sue illustrazioni di libri per bambini (è la creatrice del personaggio del coniglio Milo).

"Memoria" è un'opera che mi assomiglia, ed è con questa idea che l'ho selezionata tra tante, quasi tutte molto belle, di vari autori, che Lia mi ha proposto, dal sito della stamperia bolognese Squadro. Mi ci riconosco perché sono un'accanita "accumulatrice". Infilo cose (e persone) nella testa, proprio come la figura del quadro, la "scrivania" simbolica della mia vita è carica come quella rappresentata, sempre piena di cose differenti, che infilo nella mia testa sezionata, e che recupero all'occorrenza, o lascio lì in un angolo recondito che le nasconde, soprattutto a me, piuttosto che agli altri. E mi riconosco anche nel tratto dell'autrice, e nella scelta della semplicità cromatica (questa una delle 3 versioni dell'opera, le altre due con dettagli in rosso). 

Una fotografia, un quaderno, una strada, un palazzo, una teiera, una scarpa, una macchina, un fantasma, o tanti, a seconda dell'interpretazione... nel brodo magmatico e ribollente della mia testa aperta! Io l'ho letta così. Ma è solo una delle chiavi di lettura di questa immagine della brava Gabriella Giandelli.

giovedì 13 settembre 2012

A tutto Gas, con il Sole!

La diffusione dei Gruppi d'Acquisto Solidali su tutto il territorio nazionale non è più una novità. Sono sempre più numerosi, per fortuna, i gruppi di famiglie che si mettono in rete per l'acquisto di prodotti alimentari e non solo, prendendo contatti diretti con i produttori, privilegiando quelli locali e biologici, e scontando prezzi più convenienti rispetti a quelli dei consueti canali di distribuzione. Negli ultimi tempi si è diffusa la pratica dell'acquisto tramite il gas di un numero maggiore di beni: detersivi, prodotti per la cura del corpo, abbigliamento e accessori, prodotti per la casa. E questa è la grande novità scaturita dalla forza di volontà e dal maggiore potere d'acquisto del gruppo rispetto al singolo. In quest'ottica si deve leggere la realizzazione di un gruppo d'acquisto ad hoc, in alcuni comuni della provincia di Varese, per l'acquisto di pannelli fotovoltaici da installare su abitazioni private. L'iniziativa è partita dall'idea di alcuni cittadini dei comuni di Varese e Malnate, nella maggior parte dei casi già membri di Gas esistenti, che hanno deciso di unire le proprie forze per realizzare un investimento significativo, che nella solitudine della singola iniziativa può essere anche più oneroso. La scadenza per aderire a questo primo acquisto dei pannelli è fissata per il prossimo 26 Settembre. Tutte le informazioni per aderire sono disponibili sul sito di Legambiente Varese che insieme al Comune di Malnate patrocina l'iniziativa. (La fonte dell'immagine qui sopra è Legambiente).

martedì 8 maggio 2012

Si potrebbe anche pensare di volare

Sabato 5 maggio a Milano il "Collettivo dei lavoratori dello spettacolo e dell'immateriale", un gruppo di danzatori, attori, scrittori e lavoratori del mondo dello spettacolo, ha occupato a Milano la torre Galfa, di proprietà del gruppo Ligresti, in stato di abbandono da ormai 15 anni. L'occupazione segue quella del PAC di via Palestro dello scorso 3 dicembre, ad opera dello stesso collettivo, che ha causato anche un blocco alla mostra Pixar. In dicembre il collettivo manifestava contro il taglio dei fondi per l'arte e lo spettacolo. Le motivazioni dell'occupazione della torre Galfa sono immutate, ma in aggiunta, il collettivo avanza un'interessante proposta: l'utilizzo della torre per la creazione di un centro aperto a tutti, per la realizzazione di spettacoli, performance artistiche ed eventi culturali. L'iniziativa promossa prende il nome di Centro MACAO. "Si potrebbe anche pensare di volare" è lo slogan che campeggia sullo striscione lungo alcune decine di metri, calato dai manifestanti sulla facciata della torre. E perchè no? Potremmo anche pensare di volare, sostenendo l'iniziativa, estorcendo allo stato o agli altri centri di potere degli spazi simbolici, come irrisorio risarcimento per il mancato sostegno allo spettacolo e all'arte, abbandonati a se stessi in un paese alla deriva! Ecco il post sul blog del collettivo dei lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale.

venerdì 24 febbraio 2012

Vi presento Alberto, in arte Sand!



L’opera degli artisti di strada, più comunemente e superficialmente spesso etichettati con la parola “writers” , che come al solito nella versione italiana è anche peggio, “graffittisti”, è alla ribalta da alcuni anni negli ambienti consolidati dell’arte contemporanea.
A Milano sono in corso diversi, più o meno timidi, tentativi di riconoscimento nell’ambiente artistico cittadino, con alcune interessanti manifestazioni.
Solo per citare alcuni eventi recenti, è sorprendente il lavoro svolto presso il binario 21 della stazione di Milano Porta Garibaldi, verso il Quartiere Isola, oggetto negli ultimi mesi di numerosissime trasformazioni, al fine di una riqualificazione dell’area, che hanno come protagonista le opere d’arte degli artisti di strada. Per dettagli sul progetto "Esco ad Isola", ancora in corso di realizzazione, si faccia riferimento al sito ufficiale in cui ci sono anche alcune immagini delle opere già realizzate.
Da segnalare anche la mostra in corso, purtroppo soltanto fino a domenica 26 febbraio, presso il Museo del Novecento, in cui sono esposte, tra le altre, le opere dello street artist Ozmo.
Di alcuni anni fa è invece la pubblicazione “I graffiti del Leoncavallo”, un volumetto contenente una raccolta di graffiti che decorano la zona del Leoncavallo a Milano e non solo, realizzati nel corso di alcuni decenni. In copertina un’opera di Ozmo, ma all’interno anche alcune delle opere di un emergente artista milanese, Alberto Silva, in arte (street art e non solo) SAND!
Alberto Silva parte dall’arte di strada, realizzando alcuni graffiti dalla forte esperienza estetica e dal linguaggio estremamente contemporaneo, fornendo un importante contributo alla nuova stagione artistica espressa dalla street art.
Ma la produzione più recente di Alberto Silva traduce la frequentazione delle moderne metropoli e gli estemporanei tentativi di creatività in una nuova espressione artistica che ha come soggetto alcuni paesaggi urbani, soprattutto statunitensi, ma sono in corso di produzione alcune tele con soggetto milanese.
La tecnica impiegata in queste opere più recenti dell’artista è quella dello stencil. Scelto un soggetto, Sand separa lo stesso in una sequenza di toni attribuendo ad ogni tono una mascherina realizzata con un foglio d’acetato. Ogni mascherina è predisposta e tagliata completamente a mano. La sequenza può essere dettata dall’immagine di partenza o dalla fantasia, fino a suddividere idealmente il soggetto di partenza in una serie di livelli, o layers per gli appassionati del cad.
Attribuito ad ogni livello un colore, Sand li sovrappone sulla tela, o su supporto murario, in maniera consequenziale, rispettando l’immagine già costruita nella mente o reinterpretandola, ri-costruendo il paesaggio urbano, dopo averlo “smontato”, utilizzando per spruzzare il colore, la materia prima che meglio si adatta ad uno street artist, ovvero le bombolette nitro.

Riferimento bibliografico:
A cura di Vittorio Sgarbi, Alessandro Riva e Davide Atomo Tinelli, “I graffiti del Leoncavallo”, Ed. Skira, Milano 2006 ( in vendita anche on line sul sito Skira )

Per contattare Alberto Silva: thecityofmydream@hotmail.it che sarà presto on line con un sito ufficiale.

domenica 15 gennaio 2012

Pranzo con vista



L'architettura si fa spettacolo e spettacolarizza la città!
Siamo a Milano, ovviamente, dove è stato di recente inaugurato "The Cube", un temporary loft che si staglia nel cielo della città, subito accanto al simbolo meneghino per eccellenza, la Madonnina. Il volume è lì comodamente adagiato sul tetto dell'edificio della Galleria Vittorio Emanuele, a sorvegliare la piazza da una posizione dominante.
Il nome porta fuori strada. Infatti, non è affatto cubico questo volume comparso in Piazza del Duomo il 19 dicembre scorso. Ha piuttosto una forma che fa pensare alla leggerezza degli animali del cielo, e contribuirà, soltanto fino al 26 Aprile 2012, a disegnare lo skyline della città.
E’ un padiglione itinerante, che è stato realizzato dalla “Electrolux” e fa il giro del mondo, nei posti più in vista del pianeta.
Una superficie utile di appena 150 mq, per il piccolo edificio completamente vetrato verso la città, realizzato in corian, attrezzato con le più moderne macchine Electrolux, a disposizione degli chef che si avvicenderanno nel periodo della permanenza meneghina, per un ristorante con soli 18 posti a sedere.
Un’esperienza per pochi, in tutti i sensi!
Il design è scandinavo, ma almeno in questa location, la vista è assolutamente “made in Italy”, per una nuova percezione della città! Non stona, anzi, sembra davvero, sentirsi a proprio agio il candido uccello venuto dal nord.
Uno spettacolo temporaneo, per fortuna o purtroppo?

Per vedere altre immagini dell'edificio e per soddisfare la curiosità:

http://www.electrolux.it/Cube/Milan/