sabato 24 settembre 2011

Sono un pezzo di Hangar


L’Hangar Bicocca è da alcuni anni il centro milanese d’eccellenza per l’arte contemporanea e si candida a livello internazionale ad essere tra i più importanti poli di sperimentazione dedicati all’arte contemporanea e alla creatività. E’ un luogo in cui la creatività si esprime attraverso tutte le sue forme: danza, musica, teatro, pittura, scultura, e tutte le espressioni artistiche che si possano immaginare.
Nell’ex area Ansaldo, nella zona Bicocca di Milano, nell’edificio in cui si producevano bobine per i motori elettrici dei treni, è stato collocato questo enorme contenitore dell’arte: 15.000 mq, restituiti alla città nell’ambito del progetto di recupero delle aree che un tempo erano occupate dalle fabbriche del gruppo Pirelli.
Opera che si identifica con l’Hangar fino a caratterizzarlo e distinguerlo in Italia e all’estero è la monumentale installazione permanente di Anselm Kiefer dal titolo “Sette Palazzi Celesti”, che si inserisce magistralmente nell’immensità di questi spazi.
Il calendario delle mostre e degli eventi è sempre fitto e interessante e l’accoglienza del bistrot dell’Hangar rende ancora più intrigante la visita, con gli arredi marcatamente vintage e l’atmosfera squisitamente datata.
L’Hangar è un posto frizzante nella realtà milanese che strizza l’occhio alle realtà straniere di picco nella diffusione, promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea.
E’ possibile sostenere l’attività di questa officina dell’arte acquistando il proprio pezzo di Hangar.
Sul sito www.hangarbicocca.it tutte le istruzione per farlo. Io ho già comprato il mio pezzo di Hangar!

domenica 11 settembre 2011

Lo Stato non si occupa dei propri tesori



Il Federalismo Demaniale è legge dello stato (Legge 42/2009) ma è cronaca di questi giorni il mancato accordo tra stato, comuni e altri enti locali, circa l’attribuzione (non onerosa) dei beni demaniali a tali enti. Senza entrare nel merito delle questioni politiche e locali, per le quali non ho le competenze e neanche la voglia di annoiarvi, mi preme particolarmente sottolineare il disastro, peraltro non celato e sotto gli occhi di tutti, dei beni demaniali che versano in uno stato pietoso, e che a dispetto della sopracitata legge dello stato, non possono essere restaurati dagli enti locali che di fatto ne usufruiscono o ne vorrebbero usufruire.
Sono molteplici i casi di edifici storici di estremo interesse architettonico oltre che di incommensurabile valore storico – artistico che versano in avanzato, e talvolta irrecuperabile, stato di degrado. In taluni casi, si assiste ad un vero e proprio abbandono, da parte degli enti locali, sobbarcati dalle spese della gestione ordinaria della cosa pubblica.
L’aspetto più clamoroso di questa storia tutta italiana è che, anche in presenza di fondi da destinare al restauro di questi immobili prestigiosi, gli enti che li hanno in gestione hanno le mani legate e non ricevono dallo Stato il permesso di occuparsene.
Le immagini che condivido con voi sono di uno dei tesori d’Italia, tuttora di proprietà demaniale, in fase di cessione ad un comune, per attuazione della suddetta legge sul federalismo demaniale, ma in stato di avanzato degrado, con perdita già in atto di alcune preziose porzioni, sul quale però non si può intervenire nonostante la presenza di finanziatori privati interessati a contribuire e nonostante la previsione di spesa dell’intervento già fatta dal comune che lo gestisce.
E’ una delle storie tristi tra le tante che si possono raccontare a cui spero si possa porre fine in tempi brevi e della quale mi auguro di potervi raccontare nei prossimi mesi un lieto fine che mi veda coinvolta in prima persona.







domenica 4 settembre 2011

Il Festival delle Arti Performative arriva al Maga


Gli acronimi nell’ambito dei musei d’arte contemporanea, in Italia e all’estero, si sprecano.
Il Maga, aperto di recente nella città di Gallarate, in provincia di Varese, non poteva di certo sottrarsi a questa tendenza. Maga sta per Museo Arte Gallarate, e la visita è caldamente consigliata.
Oltre all’interessante mostra permanente della collezione del museo, dal 2009 ad oggi si sono susseguite mostre di altissimo livello, con le opere di nomi tra i più grandi pittori, scultori, fotografi e artisti del Novecento e contemporanei.
Il Maga ospiterà a partire dal 21 settembre e fino all’8 ottobre prossimi “Performazioni”, il Festival delle Arti Performative, che vede in mostra le opere dei maggiori protagonisti contemporanei della ricerca nel campo delle arti performative. Si tratta di un’importante occasione per la diffusione della “Performance Art” che coinvolge una serie di operazioni artistiche quali la danza, il cinema, il teatro, il video e la poesia, che vicendevolmente si influenzano e interagiscono con un altro elemento di primaria importanza: la presenza del pubblico. Quest’ultimo è certamente l’aspetto peculiare delle arti performative. L’interdisciplinarità e il coinvolgimento dello spettatore al centro di un’espressione artistica che non produce oggetti ma sensazioni, emozioni, impressioni.
Il Festival delle Arti Performative è certamente un’ottima occasione per far visita al Maga.